(m.ri.) Finalmente ci siamo! Stasera, alle 20.30, andrà in scena all’auditorium di Povoletto l’atteso concerto che vedrà protagonista il Coro Brigata Alpina Julia Congedati. Come si ricorderà, l’appuntamento è organizzato dal locale Gruppo Ana nell’ambito del ricco cartellone programmato per festeggiare il centenario di fondazione, in collaborazione con la Sezione Ana di Cividale e con il patrocinio e la collaborazione del Comune. Ma va anche ricordato che ci sono degli sponsor, come per tutti gli eventi che vedono protagoniste le penne nere. Si tratta di Amministrazione Beni Marsure, Pro Loco Povoletto e CrediFriuli.
Così, vale ancora la pena di ripercorrere la storia quasi cinquantennale del coro, “nato” nell’agosto 1979 per partecipare al concorso Cori alpini alle Armi. Una formazione che, va ricordato, ha sempre mantenuto un legame sia con le «vicende della vita in montagna, cantato dai suoi più grandi compositori e arrangiatori, tra i quali possiamo citare Pigarelli, Pedrotti, Bon, Casagrande, Malatesta e De Marzi», sia con le «vicende drammatiche del corpo degli alpini nella Prima e Seconda guerra mondiale, nonché a tutta la vita dei militari dalle reclute ai vecj, ai congedati».
Da rammentare, ancora, la provenienza dei coristi da diverse regioni d’Italia: «Le zone di reclutamento sono cambiate con gli anni, ma hanno principalmente interessato Friuli Venezia Giulia, Veneto e Abruzzo». Mentre la direzione «è stata affidata a dei giovani maestri in armi, alpini di leva, che si sono tramandati esperienze e tecniche e hanno affinato la qualità delle voci. Sono cambiati i maestri, i capicoro, tanti e tanti coristi (fino ad oggi circa un migliaio): il Coro congedati della Brigata Alpina Julia è sempre rimasto lo stesso, portando lo spirito del Corpo degli alpini in mezzo alla gente».
E va anche ripetuto quanto non è cambiato nei decenni: «L’impostazione e la passione sono rimaste immutate fino ai nostri tempi, tanto che i coristi congedati da molti anni o da pochi mesi, alcuni potrebbero essere padri e figli, che non si sono mai visti o conosciuti, continuano a incontrarsi, in occasioni di concerti, per rivivere la bellissima esperienza di cantare assieme per trasmettere emozioni e ricordi e per tenere vivi gli ideali degli Alpini». Infine, tutti i componenti hanno avuto e hanno qualcosa in comune: «Nel momento in cui si intona la prima nota, anche se i coristi non sono mai gli stessi, se i maestri sono sempre diversi o si alternano nella direzione durante lo stesso concerto, se di prove se ne sono fatte poche, tutti cantano con la stessa gran voce per trasmettere il medesimo sentimento».
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In copertina e all’interno due immagini del Coro Brigata Alpina Julia Congedati; qui sopra, il suo distintivo.
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